Vedi anche E' difficile trovare un editore per un libro con
i suoni
Noi ancora una volta di Marie
Thérèse Taylor non è solo una storia di piacevole lettura.
E' un esempio di come l'ebook possa arricchire la forma del
romanzo con passaggi visivi e sonori che si completano a
vicenda e portano il lettore oltre la consueta esperienza
del leggere.
Un libro con immagini e suoni non è una novità.
Le illustrazioni sono comuni nei libri di carta (ma, di
solito, non nei romanzi). Volumi con CD allegati si pubblicano da molti
anni, ma i supporti restano diversi e separati. Invece il libro in
formato elettronico può racchiudere parole, immagini e
suoni su un solo supporto. Che poi "supporto" non è, perché si
tratta di sequenze di bit che di volta in volta possono
"materializzarsi" su supporti diversi.
Ma non è tutto. Perché il libro in formato
elettronico può contenere anche link a contenuti esterni.
In questo modo il testo può espandersi senza limiti. L'idea
di libro che
abbiamo da più di cinquecento anni diventa limitativa,
obsoleta.
Marie Thérèse Taylor (al secolo Alessandra Oddi Baglioni) definisce il suo romanzo come "Le mille e
una notte al femminile", perché è composto dalle storie
che tre amiche raccontano a una quarta, nel tentativo di
risvegliarla dal coma in cui è caduta in seguito a un
incidente. La vicenda, che trova il lieto fine dopo pochi
giorni, è un pretesto per rileggere con gli occhi di oggi
i lontani anni '80 del secolo scorso, quando è nata
l'amicizia fra le quattro signore, allora ragazze. Apre spiragli
intriganti sugli ultimi decenni, visti "al
femminile" senza falsi pudori.
Invece per noi è il pretesto per una riflessione sulle
prospettive dell'ebook e del self-publishing. Perché tra le
parole di Noi ancora una volta scorrono fotografie
dei luoghi che ricorrono nella testo e link alle
canzoni che accompagnano le storie. Un clic e parte
il video di Youtube. Il libro diventa multimediale.
C'è di più. Per ogni canzone oltre ai link c'è il
codice QR: si inquadra col telefonino, si accede al
video e si può ascoltare la musica. Ma a che serve, se
c'è il link diretto? Il codice QR serve, o servirà,
quando un romanzo come questo sarà stampato su carta.
Così anche il buon vecchio libro entrerà nell'era del
Web, con l'aiuto di un telefono cellulare o di un altro
dei tanti apparecchi digitali che riempiono la nostra
vita.
In sostanza, con questa soluzione il libro elettronico
dà una mano a quello tradizionale. E' un'innovazione
interessante, in linea con i tentativi (maldestri, per la
verità) di introdurre i supporti digitali nel campo
dell'istruzione. Ed è significativo che la strada sia
aperta non dall'iniziativa di un editore, ma da un
prodotto di self-publishing.
Trovare un editore è già un'impresa ardua quando si
tratta di un'opera di sole parole. Può diventare ancora
più difficile se il libro appare più complicato da
produrre e può comportare problemi di diritti d'autore.
Difficoltà facilmente superabili, ma forse non
nell'ottica di molti editori, legati alla catena
produttiva tradizionale.
Resta comunque una novità importante: l'ebook e il
self-publishing indicano la strada di una nuova editoria,
dove il digitale diventa anche uno stimolo per il
progresso della carta.
A questo punto contano poco i difetti di un libro come Noi
ancora una volta, che funziona bene sul computer e sul
tablet, ma non sull'ebook reader. Infatti i link sono
diretti a contenuti video, ma non c'è un reader in grado
di far vedere immagini in movimento. E non tutti hanno un
browser per accedere a documenti on line. Comunque è
molto difficile guardare un video e leggere un testo nello
stesso tempo, mentre basta l'audio per ricreare
l'atmosfera.
Dunque il romanzo di Alessandra Oddi Baglioni è un
esperimento interessante, ma forse in anticipo sui tempi.
Questo, dal nostro punto di vista, non è un difetto.
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